Il walkman

Il walkman è un lettore di musicassette creato da Akio Morita, Masaru Ibuka e Kozo Ōsone, e prodotto dalla Sony dal 1979 al 2010. La parola è anche un marchio; il primo esemplare è stato venduto il 1º luglio 1979
Il walkman TPS-L2
Il primo modello prodotto da Sony è stato il modello TPS-L2, di colore blu-argento, esattamente quello nella foto, in vendita in Giappone dal 1º luglio 1979. Nel Regno Unito il prodotto è stato lanciato in un locale di Londra, il Regines, con il nome di Sony Stowaway, nel mese di maggio del 1980. Negli Stati Uniti il prodotto è stato venduto, per un breve periodo di tempo, sotto il nome di Sony Soundabout, per poi passare velocemente al marchio Walkman. Il TPS-L2 della Sony aveva un prezzo lancio di 200 dollari. Il primo Walkman era basato sul Pressman, un registratore portatile dedicato al mondo del business. Pur mantenendo un aspetto simile, però, il Walkman sostituì la capacità di registrare con una capacità di riproduzione stereo e la possibilità di collegare due paia di cuffie (anche se nella confezione ne era incluso solo uno). Al posto del tasto di registrazione del Pressman, il Walkman possedeva un tasto "hotline", che consentiva a due ipotetici utenti, che stavano usando due paia di cuffie, di parlare l'uno con l'altro, attraverso un piccolo microfono incorporato. Nel modello di walkman successivo la doppia uscita audio e la funzione hotline non furono più implementate. In seguito sviluppati altri tipi di Walkman con capacità di registrare più articolate, come ad esempio l modello WM-D6C della Sony, con una qualità audio comparabile a quella dei lettori da tavolo. Questo modello aveva delle piccole leve per il controllo manuale dei livelli di registrazione. Date le sue possibilità di registrazione avanzata, era preferito dai giornalisti e dagli amanti dei sistemi hi-fi.
A metà degli anni ottanta, la Sony produsse Walkman a prezzi bassissimi (togliendo tutto quello che non era necessario senza pregiudicare la qualità), come il WM-22, che avevano una buona qualità audio e segnarono una nuova icona del mondo giovanile: il Walkman. Infatti, all'epoca l'idea di potersi portare tutta la propria musica preferita in giro con sé era davvero all'avanguardia.
Verso la fine degli anni novanta si registrò una forte flessione delle vendite, a favore soprattutto dei lettori CD portatili, e poi dei lettori MP3, la diffusione poi si ridusse gradualmente a partire dagli anni 2000 con la diffusione dei CD; il 22 ottobre 2010 la Sony ha annunciato il termine della produzione e distribuzione del dispositivo, sebbene alcune imprese continuino a produrre versioni dotate di porte USB per il collegamento a PC. it.wikipedia.org
Nel suo aperto rifiuto della socialità, il walkman riafferma tuttavia la partecipazione a un ambiente condiviso. Esso prende parte direttamente alla trasformazione nell'orizzonte della percezione che caratterizza la fine del ventesimo secolo e ci presenta un mondo che si frantuma in seguito alla crescente accumulazione nei media di segni, di suoni e di immagini che si intersecano. [...] Ogni ascoltatore e/o esecutore seleziona e riadatta il contesto sonoro circostante e, costruendo un dialogo con esso, lascia una traccia nell'ambiente. Il walkman, come la radio a transistor, il computer portatile, il telefonino e, soprattutto, la carta di credito, è uno degli oggetti privilegiati del nomadismo contemporaneo. Tuttavia, mentre il computer e la disponibilità di credito globale trasmettono la persona attraverso uno spazio atopico in una realtà virtuale più che corporea, dove il tempo è "fatale" e lo spazio incidentale, il walkman riporta invece il mondo alla persona, riafferma il corpo e segnala laconicamente un'identità diasporica transitoriamente messa insieme. Come nella descrizione di Walter Benjamin gli archi di Parigi gettano luce sugli interni, il walkman porta il mondo esterno nell'architettura interna delle identità. (Iain Chambers)

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